Abbiamo analizzato i programmi elettorali per verificare il livello di protezione del clima. I risultati dovrebbero aiutarvi a prendere una decisione, perché vale la pena andare alle urne il 22/10/2023!
Panoramica dell’analisi
Südtiroler Volkspartei
La protezione del clima nel programma della SVP
Il programma elettorale della SVP presenta, nella sezione II (Le nostre azioni dalla A alla Z), alcune dichiarazioni chiave sulla politica energetica: “La graduale trasformazione del nostro sistema economico basato su fonti di energia fossile in direzione della decarbonizzazione rappresenta una sfida. In questo contesto, la fornitura di materie prime rinnovabili e fonti di energia rinnovabile (fotovoltaico ed energia eolica) e un’economia circolare sostenibile in un paesaggio culturale coltivato giocano un ruolo centrale. Grazie alle crescenti opportunità di installare pannelli solari e collettori solari sugli edifici, non solo si promuove la produzione di energia alternativa, ma si sfruttano al meglio anche le aree già bloccate.”
Per quanto riguarda la protezione della natura e del paesaggio, la SVP tranquillizza dicendo: “Il Sudtirolo rimane verde. Nel piano climatico abbiamo fissato una strategia sostenibile e rispettosa dell’ambiente che garantisce anche in futuro un “Sudtirolo verde”. Come priorità principale, sono previste misure per aumentare l’efficienza energetica, ridurre le emissioni di CO2, promuovere le energie rinnovabili e, in generale, una “produzione di energia verde”. Il nostro concetto per un monitoraggio efficace della biodiversità può essere considerato un modello di avanguardia dell’Europa centrale. Vediamo le misure di protezione ambientale in un ampio contesto. Ad esempio, vogliamo concentrarci maggiormente sulla mobilità elettrica o “mobilità verde”, lavorare verso un’economia circolare nella gestione dei rifiuti e ridurre la concentrazione di NO2 nell’aria. Il nostro obiettivo politico è ottenere ulteriori competenze autonome nel settore ambientale in futuro.”
Nel capitolo sull’economia, si legge anche: “Puntiamo sulla qualità e non sulla quantità per la crescita economica: pertanto, sosteniamo le imprese che trattano le risorse in modo sostenibile e operano in armonia con il contesto storico. Il valore aggiunto si definisce non solo attraverso la creazione di valore immediato, ma tiene conto anche del principio del bene comune. Le sovvenzioni pubbliche contribuiscono a rendere la società più amica delle famiglie e consolidano le economie locali.”
Interessante è il settore del “turismo”. La SVP vuole aprire nuovi mercati e migliorare la promozione del Sudtirolo. Per quanto riguarda la crescita quantitativa (cioè gli arrivi e i pernottamenti), si prevede di procedere “con attenzione”. Il concetto di sviluppo turistico del Sudtirolo 2030+ andrebbe attuato in modo sistematico. Inoltre i gruppi di pressione (lobbies) hanno fatto eliminare dal programma, il blocco della costruzione di nuovi letti, che non viene menzionato affatto.
Anche per quanto riguarda il traffico, la SVP ha intenzioni diverse: rafforzare i trasporti pubblici e investire nella rete stradale capillare. Per il traffico pesante, la SVP intende spostare il trasporto di persone e merci su rotaia, digitalizzare il corridoio del Brennero e impedire il traffico di deviazione sulla strada statale. Tuttavia, non c’è menzione della riduzione del traffico di attraversamento sull’autostrada A22, né del sostegno alle misure contro il traffico pesante eccessivo sull’autostrada del Tirolo. Tuttavia, dalla guida elettorale del Südtiroler Jugendring (Federazione dei Giovani) si apprende che la SVP è contraria all’ aumento dei pedaggi autostradali sull’A22 e anche al divieto di viaggio del traffico pesante notturno.
Südtirol mit Widmann
La lista “Südtirol mit Widmann” presenta un programma dettagliato
Tuttavia, la lista non dedica un capitolo specifico all’ambiente e al clima. Però si possono trovare dettagliate proposte nell’ambito del capitolo “Spazio abitativo ed economico”. La lista intende di svolgere:
- Un’iniziativa fotovoltaica
- L’ulteriore sviluppo dell’energia idroelettrica
- La costruzione di piccole pale eoliche, soprattutto per l’approvvigionamento periferico, ove possibile e sensato.
- La conversione del trasporto pubblico locale a tecnologie a emissioni zero (batteria e/o idrogeno). Deve essere accelerata l’espansione di una rete sicura di piste ciclabili.
- Promozione di progetti pilota (anche in partenariato pubblico-privato) relativi a sistemi di produzione, riscaldamento, illuminazione e logistica integrati a emissioni zero, nonché geotermia.
- Una forte iniziativa di ricerca e sviluppo nel settore di carburanti e tecnologie di propulsione a emissioni zero.
- Il rafforzamento delle competenze e dell’autonomia finanziaria dei comuni per gli investimenti locali e sostenibili.
Queste sono proposte che sorprendentemente non sono ancora considerate ovvie, come si può evincere dal confronto dei programmi elettorali. Da questa lista non ci si può aspettare una protezione ambientale progressiva, ma un minimo necessario sì. Tuttavia, nel programma ci sono anche delle incongruenze, poiché, ad esempio, si promuove notevolmente la costruzione edilizia. Se si fa riferimento alla situazione di emergenza sociale nel settore delle abitazioni, non si menziona il problema delle abitazioni vuote. Nel programma si legge: “dato che la burocrazia nelle opere edilizie – anche in caso di interventi minimi in zone rurali o verdi alpine – è enorme, è necessario semplificare e accelerare rapidamente le procedure edilizie per le attività agricole e dell’agricoltura di montagna”. È anche evidente l’importanza attribuita alla salvaguardia dei terreni di Cunfin, tuttavia, si afferma: “in altre zone, vogliamo consentire uno sviluppo sostenibile”. Da ciò possiamo dedurre due cose: l’attivismo di varie organizzazioni ambientali, in particolare Nosc Cufin, ha avuto il suo effetto. E in secondo luogo, sembra che non ci si possa aspettare un cambiamento generale nella pianificazione del nostro paesaggio. Pertanto, il sostegno alla preservazione dei terreni di Cunfin da parte della lista Widmann prima delle elezioni assume un tono molto opportunista.
L’asse del Brennero viene identificato come un problema e si vuole “cercare soluzioni climatiche ed ecologiche in anticipo anziché continuare a implementare il sistema di divieti”. In questo modo, sembra esclusa una restrizione notturna simile a quella del Tirolo. Non c’è neanche una menzione del traffico di transito, che rappresenta il 30% del traffico merci e potrebbe essere ridotto tramite un aumento mirato delle tariffe. Invece, si vuole promuovere il Tunnel del Brennero (BBT), nonché l’ottimizzazione dell’infrastruttura esistente, concentrandosi sull’elettrico e l’idrogeno come mezzi di trasporto, con l’espansione della rete elettrica come obiettivo prioritario.
In generale, si riconosce che il Sudtirolo non è adatto per “produzioni di massa, turismo o eventi di massa”. D’altra parte, si intende sostenere progetti che agevolino il turismo tutto l’anno.
Verdi Grüne Vërc
Un programma che esprime competenza
Il programma elettorale dei Verdi è naturalmente più dettagliato. Nel capitolo 2.3, i Verdi affrontano il tema “come realizzare la transizione energetica – scambiare il passato fossile con un futuro rinnovabile”. I Verdi considerano “il contenimento della crisi climatica come la sfida più grande del nostro tempo.” Ecco il testo: “La trasformazione del nostro sistema energetico verso le energie rinnovabili non è un compito facile, ma offre anche enormi opportunità per il Sudtirolo. Abbiamo la possibilità di diventare indipendenti nella produzione di energia. Il Sudtirolo ha le condizioni ideali per farlo. La compatibilità della transizione energetica, della tutela del paesaggio e dell’ambiente, della lotta alla povertà energetica, della partecipazione, dell’accettazione e della giustizia, e soprattutto dell’ammortizzazione sociale dovrebbero costituire il centro della nostra transizione energetica cittadina. Per questo sono necessari obiettivi vincolanti, un finanziamento sicuro ed adeguato, una gestione efficiente e la partecipazione di tutti i cittadini e le istituzioni.”
I Verdi sostengono:
- Risparmio energetico e uso efficiente dell’energia per ridurre il consumo energetico.
- Espansione delle energie rinnovabili e delle infrastrutture correlate nella quantità necessaria.
- Accelerare i procedimenti autorizzativi: considerare il fattore tempo nello sviluppo delle energie rinnovabili.
I Verdi propongono:
- Una legge sul clima per garantire vincoli e certezza di pianificazione nel Piano climatico 2040.
- Un fondo per il clima e la trasformazione con contributi e prestiti a basso costo per garantire un finanziamento stabile delle misure di protezione del clima accessibili.
- Un controllo climatico nelle leggi per prendere in considerazione la protezione del clima nelle misure in altri settori e nei finanziamenti.
- Un segretariato per il clima per organizzare e attuare la transizione energetica in modo efficiente e puntuale (più personale nell’amministrazione pubblica).
- L’istituzione di una società di servizi energetici pubblici (Esco) per sostenere le famiglie e le imprese nell’aumentare l’efficienza energetica, installare impianti fotovoltaici o creare comunità energetiche.”
I Verdi sottolineano che la transizione climatica deve essere accessibile a tutti (Punto 2.4), perché solo “una transizione climatica accessibile è una transizione climatica di successo”. Il riscaldamento globale è un dato di fatto e al momento è inevitabile. Per mitigarne gli effetti in modo sostenibile, è necessaria una svolta radicale e misure drastiche per ridurre le emissioni di gas serra a tutti i livelli. Il passaggio a mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, a una produzione alimentare meno inquinante e a modelli abitativi più sostenibili comporta costi. Questi costi non devono gravare sulle famiglie o sui singoli nuclei familiari, ma devono essere inclusi nei bilanci pubblici. La transizione climatica deve essere accessibile a tutti. Altrimenti, ci saranno resistenze e rimarrà un privilegio di pochi.
Hanno un forte impatto sulla protezione del clima anche le proposte nei settori della tutela della natura, del paesaggio e delle specie (Punto 1.1), dell’agricoltura sostenibile (Punto 1.2) e dell’alimentazione (1.5). Nessun altro partito presenta una lista così dettagliata di proposte per la protezione del clima, nessuna lista presenta un programma di misure così articolato e mirato per la politica provinciale come i Verdi.
VITA
La lista VITA cerca voti fra i negazionisti
Anche se evita completamente un programma elettorale nel senso stretto (almeno non si trova nulla su Internet), non vogliamo lasciare senza commenti la lista, perché dalle dichiarazioni della leader della lista, che mette in dubbio il cambiamento climatico causato dall’uomo, emerge che VITA è l’unico gruppo che cerca di profilarsi come negazionista del cambiamento climatico.
JWA – Wirth Anderlan
Troppaisteria climatica. Misure di protezione del clima esagerate
Nella lista JWA, gli sforzi della comunità scientifica volti a sensibilizzare la società sull’urgenza e i pericoli legati al cambiamento climatico vengono discreditati come “isteria climatica”, risultando di scarsa utilità. Di conseguenza, non si trovano misure di protezione dell’ambiente. Viene riconosciuta solo la necessità di adottare misure di adattamento al riscaldamento globale: “Dobbiamo espandere i nostri cicli regionali e l’approvvigionamento locale, creando un’agricoltura resiliente al clima preparata per gli sviluppi futuri.” Di conseguenza, il programma risulta incoerente: da un lato, non dovrebbe esserci un “obbligo di utilizzare veicoli elettrici (inaffidabili e costosi)” e, d’altro canto, si propone “trasporto pubblico gratuito per i residenti locali”. Non si menziona l’espansione dell’infrastruttura per rendere più agevole rinunciare all’uso di veicoli privati, anche nelle aree rurali. Non si tiene conto del fatto che attualmente possedere un’auto privata ha un costo medio superiore a quello del trasporto pubblico, nonostante l’argomentazione socioeconomica avanzata per giustificare il mantenimento dei veicoli a combustione interna.
Team K
Cosa scrive il Team K nel suo programma elettorale in materia di protezione del clima?
Il Team K pone la priorità nel suo programma elettorale sull’espansione del sistema ferroviario e dei trasporti pubblici. La provincia dovrebbe limitare l’espansione delle strade, delle tangenziali e delle rotatorie a varianti paesaggistiche, rispettose delle risorse e dell’ambiente, coinvolgendo la popolazione. Al Team K stanno a cuore anche altri punti:
- Promuovere il principio “Zero chilometri” nelle gare d’appalto pubbliche;
- Sostenere e promuovere l’economia circolare;
- Fornire incentivi finanziari per l’uso dei mezzi di trasporto pubblici attraverso abbonamenti annuali convenienti;
- Un piano climatico concreto al posto del vago piano del governo provinciale, comprensivo di un piano sociale e un piano aziendale;
- Il settore pubblico deve dare il buon esempio e ristrutturare gli edifici esistenti in modo quanto più possibile a basso impatto ambientale;
- Politica climatica e ambientale basata su incentivi per incoraggiare i cittadini della provincia a condurre uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e del clima.
Demokratische Partei
La giustizia sociale va coniugata conla tutela dell’ambiente e del clima
Il Partito Democratico intende dare priorità alla protezione dell’ambiente nel suo programma elettorale, vedendo nel “passaggio a fonti di energia pulite e rinnovabili” la “chiave per la riduzione delle emissioni di gas serra” e, di conseguenza, il nostro “contributo fondamentale per contrastare il cambiamento climatico”. Pertanto, si propone di accelerare l’adozione di tecnologie a basse emissioni, l’elettrificazione dei trasporti e la transizione verso fonti di energia rinnovabile come il sole, il vento, l’acqua, il biogas e la biomassa attraverso “sussidi per i cittadini, le famiglie e le imprese”. Viene inoltre suggerito di istituire un monitoraggio per seguire i progressi e un dipartimento a livello regionale che dovrebbe coordinare le diverse autorità e le relative competenze e in generale gestire la transizione energetica.
Tuttavia la ricerca di misure più chiare risulta solo parzialmente soddisfacente e non vi è alcun riferimento al Piano Clima 2040. In ogni caso, nel settore della mobilità, si precisa: a “ridurre in modo significativo e sostenibile il numero di veicoli privati in un periodo di tempo ragionevole”. Non è chiaro se il PD miri a una riduzione del traffico individuale motorizzato del 40% in conformità con il Piano Clima. Si incoraggia l’uso di alternative di mobilità come i “trasporti pubblici, le biciclette e i veicoli elettrici (anche sotto forma di car sharing)”. Il car sharing viene menzionato solo in una parentesi. Segue poi una dettagliata difesa di ulteriori progetti stradali per la circonvallazione della città di Bolzano e tra Bolzano e Laives. È piuttosto sorprendente che questa parte sia inclusa nel capitolo sulle misure ambientali e che le venga dedicato quasi un intero paragrafo. Si richiede, almeno a medio termine, una migliore connessione stradale tra Laives e Bolzano, anziché puntare a misure ragionevoli che riducano l’uso di auto private per gestire il traffico tra le due città.
In conclusione, viene accolta positivamente l’intenzione di sostenere le comunità energetiche a livello regionale, vista come una misura per “ridurre l’impatto delle bollette energetiche sulle famiglie”. Tuttavia, la promettente consapevolezza iniziale della “necessità di collegare la tutela dell’ambiente con la coesione sociale” ha aumentato la nostra aspettativa insoddisfatta di trovare più punti di questo genere.
Movimento 5 Stelle
Nella brevità sta l’essenza?
Anche il Movimento 5 Stelle ha fatto uno sforzo per elaborare un programma elettorale, anche se in modo molto conciso, e si distingue, insieme al Partito Democratico, da tutti i partiti di destra italiani e dalla Südtiroler Freiheit. Quindi, cosa intende fare per la tutela dell’ambiente? Nel punto finale del programma elettorale si afferma che si intende promuovere l’uso del fotovoltaico e di altre fonti di energia rinnovabile, nonché delle comunità energetiche. Si mira a combattere la povertà energetica, tra le altre cose, attraverso programmi di efficienza energetica. Il punto 4 è dedicato a un trasporto pubblico locale conveniente e affidabile. Si prevede di rendere gratuito l’utilizzo dei mezzi pubblici per la popolazione locale attraverso la tassa di soggiorno. Si offriranno incentivi ai lavoratori che passano dall’auto privata ai mezzi pubblici, e si promuoverà la sensibilizzazione della popolazione verso il car sharing e la mobilità sostenibile. Accogliamo con favore in particolare la richiesta di introdurre “clausole vincolanti per il rispetto degli obiettivi del Piano Climatico 2040” nell’ambito del punto 7 sulla protezione dell’ambiente e delle foreste.
ENZIAN
La politica climatica è una “pianificazione centralizzata”
È questo che pensa il gruppo ENZIAN, che sostiene una visione liberale dell’economia. Nel capitolo “Economia e Società”, il partito di Unterholzner riassume la propria posizione dicendo: “Economia e sociale, come parti della società nel suo insieme, non dovrebbero essere in competizione tra loro. Un’economia sana è una condizione per poter offrire servizi sociali; una società benestante è una condizione per un’economia sana e per una società in equilibrio demografico. La politica che si schiera da una parte destabilizza il sistema e porta alla perdita del benessere dell’intera società. La politica climatica attualmente promossa sarà, come tutte le pianificazioni centralizzate del passato, un percorso sbagliato, secondo ENZIAN. Questa politica climatica centralizzata è inefficace, poiché non raggiungerà l’obiettivo dichiarato di “salvare il clima”, ma invece colpirà l’economia e la società locale con ulteriori regolamentazioni e costi, portando a un ulteriore aumento dell’inflazione e all’impoverimento della classe media”, scrive ENZIAN, “questa politica climatica non è una vera politica di tutela ambientale e quindi non è sostenuta in alcun modo da noi, ENZIAN, e inoltre non raggiunge l’obiettivo dichiarato di protezione del clima o di riduzione delle emissioni di CO2, portando invece all’impoverimento della popolazione”.
Die Freiheitlichen
Protezione del clima attraverso una bolletta più bassa per tutti
Nel programma elettorale dei Freiheitlichen, in materia ambientale, il punto principale è “Elettricità più economica per tutti”. L’intera popolazione dovrebbe beneficiare della ricchezza energetica del Sudtirolo e ottenere energia rinnovabile a prezzi più bassi rispetto al passato. Questo dovrebbe consentire di raggiungere l’autonomia energetica”. La provincia dovrebbe rispettare l’obbligo previsto dallo Statuto di autonomia di fornire elettricità gratuita alle famiglie e dovrebbe istituire una tariffa energetica propria. Rimane aperta la questione se l’elettricità più economica per tutti contribuirà all’effettiva protezione del clima e al risparmio energetico.
I Freiheitlichen vogliono non solo sfruttare meglio l’energia solare e idroelettrica per la produzione di energia, ma anche sfruttare il potenziale dell’energia eolica tramite “piccole turbine eoliche”. Per l’installazione di impianti fotovoltaici sul proprio tetto, dovrebbero essere previsti maggiori contributi provinciali.
Inoltre, i Freiheitlichen ritengono che sia necessario rivedere in modo sostanziale il piano climatico 2040. Ritenendo che contenga una serie di misure eccessivamente zelanti e poco ponderate. Secondo i Freiheitlichen, ciò include il divieto di utilizzo di impianti di riscaldamento a olio in nuove costruzioni, che rappresenterebbe un intervento nella proprietà e un significativo onere finanziario per i cittadini. Dunque, i Freiheitlichen promuovono “libertà nel riscaldamento” e il “ritorno ai combustibili fossili”. Questo è ciò che intendono i Freiheitlichen quando affermano: “Protezione dell’ambiente, della natura e del clima basata sulla ragione anziché sull’ideologia”.