No! Ci siamo aspettati tutt’altro? Si!
Quanto vorremmo, proprio in questo periodo di riflessione, poter condividere con voi notizie migliori, ma la realtà purtroppo è un’altra. Tuttavia, continuiamo con determinazione attraverso il nostro lavoro quotidiano a credere che un futuro diverso non sia solo desiderabile, ma anche possibile! Quest’anno abbiamo realizzato molte cose, nonostante le limitate risorse. Siamo diventati più numerosi nel corso dell’anno grazie all’impegno di nuovi volontari e questo è meraviglioso e di fondamentale importanza: solo crescendo di numero possiamo cambiare le cose! Che sia con Climate Action South Tyrol o con una delle tante altre organizzazioni e gruppi, ogni nostro contributo conta. Se ci impegniamo attivamente, anche solo un’ora alla settimana, possiamo trascinare il resto della società con noi e un giorno il vento cambierà! Nonostante le cattive notizie, non diamo spazio all’impotenza, al cinismo ed al pessimismo: rimaniamo possibilisti e cerchiamo sempre modi per risolvere i problemi.
Ma guardiamo prima alla situazione attuale:
Le emissioni aumentano!
Le emissioni di gas serra (equivalenti di CO2) in Alto Adige sono aumentate del 9% tra il 2019 e il 2022 nonostante il Piano Clima e la strategia di sostenibilità “Everyday for Future”. Aumenti significativi si sono registrati nei settori del riscaldamento e dei trasporti secondo il monitoraggio del Piano Clima condotto da Eurac Research.
Ricordiamoci che: “Le emissioni di CO2 dovranno essere ridotte del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019 e del 70% entro il 2037. L’Alto Adige dovrà essere neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040.” (Piano Clima Alto Adige 2040, pagina 12).Come si possa raggiungere questo obiettivo non è chiaro attualmente osservando le politiche del nostro territorio, poiché nel Piano Clima manca ancora un percorso preciso per la riduzione delle emissioni con obiettivi intermedi vincolanti.
Ulteriori informazioni sono disponibili nel monitoraggio del Piano Clima condotto da Eurac:
Il bilancio provinciale dell’Alto Adige per il 2025
Se la Giunta prendesse sul serio la protezione del clima, dovrebbe stanziare i fondi necessari. Purtroppo, anche in questo caso, non ci sono buone notizie, come riporta Madeleine Rohrer dal Consiglio provinciale, citando alcuni esempi basati su domande presentate dal gruppo dei Verdi alla Giunta provinciale durante il corso di quest’anno:
- Il marchio di sostenibilità dovrebbe contribuire a ridurre del 30% le emissioni di CO2 per ospite e per pernottamento. Alla domanda su quanti esercizi riceveranno questo marchio di sostenibilità ed entro quando, è stato risposto: “Non sono ancora stati definiti obiettivi quantitativi a riguardo” (Domanda della seduta attuale n. 27/10/24). Non sembra un approccio molto ambizioso.
- Nel 2023, SASA ha acquistato circa 22.500 chilogrammi di idrogeno da un’azienda di Mantova. Questo idrogeno non solo è stato trasportato fino a Bolzano, ma è stato prodotto utilizzando energia derivata da combustibili fossili, in particolare gas naturale (Domande n. 38/Aprile/24 e 30/Marzo/24). Sebbene per questo idrogeno esistano ovviamente certificati, probabilmente legati a progetti di piantumazione di alberi, ciò non cambia il fatto che si tratti di un caso di greenwashing.
- Il Piano Clima prevede un fondo per la costruzione in legno destinato agli enti pubblici e un altro per i privati. Il fondo è dotato di 1,2 milioni di euro; i progetti possono ricevere un contributo massimo di 200.000 euro. Tuttavia, sia nel 2023 che nel 2024, non è stata erogata neanche la metà dei fondi disponibili. Per quanto riguarda il sostegno ai privati, la risposta è stata: “La Giunta provinciale si impegna a promuovere ulteriormente la costruzione in legno, in particolare con legno locale, e adotterà misure concrete a tempo debito” (Interrogazione provinciale n. 409-2024).
A ciò si aggiunge il tentativo del governo di indebolire significativamente le valutazioni ambientali, un tentativo che però è stato bloccato grazie alla pressione esercitata nel Consiglio provinciale dai Verdi e da numerose organizzazioni ambientaliste e di sport alpino.
Questi esempi non solo dimostrano che nel quotidiano politico le misure climatiche ragionevoli vengono perseguite in modo poco convinto o per nulla, ma evidenziano anche quanto la tematica sia sfaccettata e complessa. Proprio per questo è essenziale che noi cittadini possiamo avere maggiore voce in capitolo su questi temi, affinché le diverse esigenze e necessità siano riflesse nelle decisioni e non siano sempre le lobby ad avere la precedenza come è avvenuto finora. A questo proposito, quest’anno ci sono state due iniziative positive da parte del governo, realizzate anche grazie al lavoro e alla pressione di alcuni gruppi della nostra alleanza:
Consiglio dei cittadini per il Clima e Stakeholder Forum per il Clima
Questi processi partecipativi rappresentano un passo nella giusta direzione, ma ora è fondamentale che i risultati vengano presi sul serio. Resta da vedere quali proposte del Consiglio dei cittadini per il Clima e del Stakeholder Forum per il Clima verranno effettivamente integrate come nuove misure nel Piano Clima. Il 17 settembre, i due organi partecipativi hanno presentato i risultati del loro lavoro alla Giunta provinciale e il 4 dicembre al Consiglio provinciale. Entro la fine dell’anno, i dipartimenti tecnici della Provincia dovrebbero concludere la loro valutazione a cui seguirà il processo decisionale politico.
Legge sul clima, Ora!
Ma anche se verranno introdotte ulteriori misure per il Piano Clima, sappiamo che il piano è una dichiarazione di intenti e non ha valore giuridico vincolante. Proprio a causa della mancanza dei progressi necessari nell’attuazione delle misure climatiche, diventa ancora più evidente che abbiamo bisogno di una legge sul clima! Insieme alla Federazione Ambientalisti Alto Adige e al Heimatpflegeverband, stiamo lavorando per creare un’ampia alleanza ed una campagna a sostegno della richiesta di una legge sul clima.
Il primo passo di questa campagna è il regalo di Natale che facciamo insieme a questi due associazioni, a noi stessi e alle generazioni future! Sempre più gruppi e persone si uniranno per contribuire a questa legge sul clima, garantendo che sia una legge socialmente ed ecologicamente equa.
Lascia un commento